In un piccolo paese della riviera ligure di ponente, un ragazzino abbandona la dolce età dei calzoncini corti per addentrarsi fiducioso nella difficile età della ragione. Ma non sono anni facili, quelli che lo traghettano nella tanto agognata adolescenza: l’Italia si desta appena dal suo antico torpore per far capolino nel vorticoso decennio del boom economico. La vicenda si dipana dal 1958 al 1968, dalle accoglienti certezze dell’infanzia nel borgo alle avventure “in città” da giovane uomo in caccia di ragazze e ricordi importanti. Lo stupore della prima TV e le memorabili serate di fronte a “Carosello” o “Studio1” lasciano presto spazio a un sentimento nuovo e sconosciuto, un languore indefinibile, il presagio di un cambio radicale che migliora la vita di tutti i giorni, ma sconquassa equilibri ancestrali e nessuno è in grado di spiegarlo, né di aiutare i più impreparati ad affrontarlo. “Dolce non è,” e non si può definire altrimenti. Un romanzo di formazione e un ritratto corale di uno dei periodi più incredibili del nostro Paese. Lo stile fresco e brioso conferisce una patina di dolce malinconia a un mondo che non è più, ma che rivive autentico nelle parole di Renato Bergonzi. Renato Bergonzi nasce a Sanremo nel 1952. Dopo la laurea in Sociologia lavora nel campo socio-sanitario presso enti pubblici e cooperative sociali. Attualmente è Dirigente presso il Comune di Sanremo. Nel 2008 ha pubblicato la sua prima opera "Nulla Sanno", Chinaski Edizioni. Il libro è stato presentato presso L’Istituto Italiano di Cultura dell’Università di Heidelberg in una relazione dal titolo: “Giovani, periferie e modelli di comunicazione”. Un suo racconto, La luce su in paese, è pubblicato nell’antologia dedicata a Fabrizio De André: La rabbia, l’amore e le nuvole senza tempo, per Damster Editore.