Una storia strampalata, gioiosa e irresistibileDopo la morte contemporanea in un incidente stradale di tutti e nove i suoi familiari, mentre erano in viaggio per assistere a suo esame di laurea, Mirko eredita una gruzzolo notevole. Rimasto completamente solo e incapace di adeguarsi alle regole non scritte della convivenza sociale, decide di non lasciare l'impiego nella libreria-edicola in cui lavora e di vivere di un magro stipendio, nonostante Vanni, avvocato di famiglia nonché esecutore testamentario, insista in ogni modo per spingerlo a investire l'eredità, che con gli interessi ammonta ormai a quasi un milione di euro. Ma Mirko ha programmi diversi per quel denaro, e inoltre ha strane abitudini. Ogni tanto si diverte a piantare bandierine della Sicilia negli escrementi di cane che trova per strada. Un'azione simbolica che, poiché siamo nel 2006, alla vigilia del G8 di Siracusa, attira su di lui le ire delle autorità e dei mass media locali. La vita di Mirko subisce però una svolta decisiva il giorno in cui, ritornando a casa, salva dal suicidio Andrea, che si rivelerà essere nientemeno che Mastro Ianni, guru internautico delle tecniche di seduzione. Fra clienti odiosi, messaggi lasciati nella segreteria telefonica di una delle sorelle morte, cani che si chiamano come attori impegnati, partecipazioni a seminari su come abbordare le ragazze e inseguimenti di polizia, una storia che si dipana, strampalata, gioiosa e irresistibile, sino al suo inevitabile finale.L'autoreStefano Amato vive a Siracusa, dove è nato nel 1977. Ha pubblicato racconti sulle riviste Linus, Fernandel e Maltese narrazioni, e su antologie edite da Zandegù e Diabasis. Ha tradotto i racconti del sito di "McSweeney's". Nel 2007 ha pubblicato il racconto lungo Soggetti del verbo perdere (VerbaVolant ed.). Insieme a Franz Krauspenhaar e a Fabio Genovesi ha scritto la Guida letteraria alla sopravvivenza in tempo di crisi (Transeuropa, 2009). A novembre del 2009 ha pubblicato per Transeuropa il suo romanzo d'esordio, Le sirene di Rotterdam (o di come ho sbaragliato i miei miti in XXIV round).