– Allora ragazzi, che facciamo oggi? – disse elettrico Lisino, cercando di dimenticare quanto stava accadendo fuori, mentre le voci diventavano sempre più forti.
– Quello che facciamo ormai tutti i giorni. Resistere.
Muzzano, 1971.
In una cittadina da dove si parte ma non si torna, in cui lo stabilimento petrolchimico fa da sfondo alla quotidianità immutabile degli abitanti, quasi nulla può turbare le abitudini, la noia e l’ordine. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.
Chivo, giornalista che tira pugni nel tempo libero, incontra Eliseo Basile, campione di briscola e barista a tempo perso. Insieme trovano Sofia, professoressa di biologia e attivista politica, e Steve, giovane esule della resistenza portoghese: quasi nulla può portare i quattro a intrecciare le loro vite. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.
Una storia tra ucronia e avventura urbana, in cui quasi tutto può succedere. Anche la rivoluzione.
– Quello che facciamo ormai tutti i giorni. Resistere.
Muzzano, 1971.
In una cittadina da dove si parte ma non si torna, in cui lo stabilimento petrolchimico fa da sfondo alla quotidianità immutabile degli abitanti, quasi nulla può turbare le abitudini, la noia e l’ordine. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.
Chivo, giornalista che tira pugni nel tempo libero, incontra Eliseo Basile, campione di briscola e barista a tempo perso. Insieme trovano Sofia, professoressa di biologia e attivista politica, e Steve, giovane esule della resistenza portoghese: quasi nulla può portare i quattro a intrecciare le loro vite. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.
Una storia tra ucronia e avventura urbana, in cui quasi tutto può succedere. Anche la rivoluzione.