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«Sei quasi brutta, priva di lusinga / nelle tue vesti quasi campagnole, / ma la tua faccia buona e casalinga, / ma i bei capelli di color di sole, / attorti in minutissime trecciuole, / ti fanno un tipo di beltà fiamminga... // E rivedo la tua bocca vermiglia / così larga nel ridere e nel bere, / e il volto quadro, senza sopracciglia, / tutto sparso d’efelidi leggiere / e gli occhi fermi, l’iridi sincere / azzurre d’un azzurro di stoviglia...». Mai prima di Guido Gozzano un poeta aveva così “antiliricamente” descritto il viso di una donna, mai nessuno aveva definito il colore dei suoi occhi…mehr

Produktbeschreibung
«Sei quasi brutta, priva di lusinga / nelle tue vesti quasi campagnole, / ma la tua faccia buona e casalinga, / ma i bei capelli di color di sole, / attorti in minutissime trecciuole, / ti fanno un tipo di beltà fiamminga... // E rivedo la tua bocca vermiglia / così larga nel ridere e nel bere, / e il volto quadro, senza sopracciglia, / tutto sparso d’efelidi leggiere / e gli occhi fermi, l’iridi sincere / azzurre d’un azzurro di stoviglia...». Mai prima di Guido Gozzano un poeta aveva così “antiliricamente” descritto il viso di una donna, mai nessuno aveva definito il colore dei suoi occhi come domestico “azzurro di stoviglia”. È l’avvento della poesia crepuscolare, uno forse tra i più sottovalutati ma di certo fra i più delicati movimenti letterari italiani. In questa edizione, oltre al lungo poemetto La signorina Felicita ovvero la Felicità, è riportato anche l’altro capolavoro di Gozzano L’amica di nonna Speranza. (Riccardo Roversi)