I romanzi qui raccolti sono accomunati da un tema univoco, il malessere femminile, che va da un’orgogliosa rivendicazione di indipendenza ( Carmen), al conato represso di ribellione ad un potere maschile perverso ( Tristana), all’insofferenza nei confronti del vincolo coniugale ( Teresa Raquin ed Effie Briest), alla gelosia patologica e vendicativa ( Senso), alla volontà di assoggettare l’uomo ad ogni costo ( L’eredità Ferramonti), al rifiuto di qualunque vincolo stabile e duraturo ( Nanà). È un malessere eterogeneo ma epocale se si tiene conto del numero delle opere ad esso dedicate in un arco di tempo, la fine dell’Ottocento, che non trova riscontro in nessun altro periodo della storia della letteratura. Tutti i soggetti femminili di questi romanzi si ribellano al potere del maschio. Si tratta, dunque, di una letteratura femminista ante litteram e le problematiche che essa pone sono ancora attuali. Un recinto mentale di antica tradizione, infatti, concerne ancora oggi il ruolo e il destino della donna, la cui realizzazione comporta la subordinazione al potere maschile come passaggio necessario per entrare nel ruolo di moglie e di madre. Tale riferimento, la cui conseguenza è che se la donna non riesce a costruire un rapporto di coppia valido e duraturo, corroborato dalla maternità, la sua vita è sterile e priva di senso, è ancora attivo nell’inconscio sociale e nell’inconscio soggettivo femminile. Il richiamo persistente alla subordinazione e il desiderio di riscatto generano un incessante conflitto. Le espressioni di tale conflitto sono, per un verso, la paura dell’abbandono e della solitudine e, per un altro, un’ostilità permanente nei confronti del partner che la donna tenta di contrastare o di assoggettare al suo potere. Se si tiene conto che gran parte dei soggetti femminili che avanza una domanda di cura psicoterapeutica lo fa sulla base di difficoltà relazionali con l’universo maschile e che, nel corso della terapia, il conflitto tra subordinazione e dominio viene sempre in luce, la conclusione cui si giunge è che l’isteria, intesa come espressione di esso, è quanto mai viva nel nostro mondo, a distanza di due secoli dall’avvio della rivendicazione della pari dignità. La raccolta comprende: Carmen di Prosper Mérimée, Teresa Raquin e Nanà di Émile Zola, Senso di Camillo Boito, L’eredità Ferramonti di G.C. Chelli, Tristana di Peréz Galdós, Effie Briest di Theodor Fontane.