Su, Franco, raccontami della tua Patagonia E allora apro la scatola delle vecchie fotografie e la memoria sempre vivissima riporta nuova luce e nitidezza a quelle immagini mai perdute e inizio a raccontare di quel ragazzino bolognese curioso, imprudente, velleitario e sognatore che, lasciata Buenos Aires al termine dell'anno scolastico, andava a Ushuaia, nella Terra del Fuoco, per trascorrere le sue favolose vacanze estive. Ma anche di quel padre che lo condusse nell'estremo sud dopo avere realizzato il suo sogno incredibile in quell'isola lontanissima da Bologna. In quei racconti tornano a nuova vita i giorni trascorsi in una terra distante da noi nel tempo e nello spazio, dove l'insolito e, talvolta, l'incredibile, potevano fare parte del quotidiano. Vicende di vita vissuta in una giostra di situazioni, luoghi e persone: cavalli, ammiragli, tori, gauchos, ballerine, preti fuori dagli schemi, tagliaboschi, missionari, banditi, profezie, la Pampa, rompighiacci, la Patagonia e pirati di Torre del Greco nello stretto di Magellano. Una rievocazione che potrebbe parere fantasia ma è ricordo vero. Qualche volta struggente, spesso splendente.