L’opera si presenta tripartita: la prima sezione tratta la dimensione della sopravvivenza: al centro è posta la figura del consumatore; al contempo v’è tutto l’apparato tecnico-scientifico che costituisce l’altro potere che prende in carico la salute ed i corpi dei soggetti, i quali, quando si limitano a sopravvivere, come animali, si aggrappano solamente alla sopravvivenza; la seconda sezione concerne l’esistenza: l’esistenza mostra il proprio carattere nell’odierna società capitalistica tecno-finanziaria. L’uomo d’affari, l’imprenditore, l’uomo che si fa da sé è la figura di riferimento di questa seconda parte. Qui diventa decisiva la scelta del soggetto; La terza sezione riguarda la vita: qui v’è il tentativo di resistere al mundus e preservare e forse salvare dimensioni come l’arte, l’amore e la libertà nella loro forma più autentica e, appunto, vitale. La vita è ciò che accade: essa avviene e ne va del soggetto nella sua più intima essenza. La figura di riferimento di questa terza parte (che ho provato umilmente a trattare) è Gesù Cristo.