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Nel V sec. a. C. la Sicilia era in forte crescita, tanto da contrastare le mire espansionistiche della Grecia. L’epoca dei tiranni di Siracusa era tramontata e la democrazia si affermava sull’esempio di Atene. È in questo clima socio-politico che il nobile Ducezio, di Mineo, concepisce il suo disegno di respingere l’invasione greca e di costruire lo Stato dei Siculi, indipendente e sovrano, ma aperto alle influenze culturali di tutti i popoli del Mediterraneo. In questo romanzo viene ricostruita la sua vicenda e la sua biografia ideale, dagli iniziali successi politici e militari (presa di…mehr

Produktbeschreibung
Nel V sec. a. C. la Sicilia era in forte crescita, tanto da contrastare le mire espansionistiche della Grecia. L’epoca dei tiranni di Siracusa era tramontata e la democrazia si affermava sull’esempio di Atene. È in questo clima socio-politico che il nobile Ducezio, di Mineo, concepisce il suo disegno di respingere l’invasione greca e di costruire lo Stato dei Siculi, indipendente e sovrano, ma aperto alle influenze culturali di tutti i popoli del Mediterraneo. In questo romanzo viene ricostruita la sua vicenda e la sua biografia ideale, dagli iniziali successi politici e militari (presa di Etna e Motion, fondazione di Paliké e Kalé Akté) fino al malinconico epilogo che, per l’Autore, continua ancora ai nostri giorni: “Ducezio è morto… La luce si spense nel paese dei Siculi. Per sempre”. Conoscere Ducezio, il più grande condottiero dei Siculi, può restituire ai Siciliani il riflesso di quell’orgoglio e uno stimolo a operare in modo che la speranza continui a fiorire in questa terra martoriata da mille mali.