Buona parte di questi componimenti rappresenta l’immagine fotografica di momenti di vita fuggevoli passati davanti agli occhi dell’Autore che, pur essendo appassionato fotografo, propone in queste circostanze non come scatti ma come castelli di parole. Non a caso il titolo della silloge deriva proprio da una sua immagine realizzata nel cuore barocco della città eterna, Piazza Navona, dove una clessidra poggiata su una panchina sembra scandire il passeggiare attento di una persona. E il tempo, con ogni suo granello, diventa per Di Biagio elemento fondamentale della vita, che concede, se soltanto lo si attende, di poter apprezzare il bello che lei spesso ci riserva.