Mi sono sempre piaciuti i dipinti di Salvador Dalì. Un quadro non è una mera rappresentazione, ma un dinamico viaggio emozionale di cui nulla si può programmare. Pensa, ad esempio, alla Tentazione di S. Antonio! Viaggio per l’artista che lo crea, viaggio per l’osservatore che lo contempla. Vedi un quadro e le tue emozioni viaggiano, torni qualche giorno dopo a vederlo e il tuo viaggio ha cambiato repentinamente programma.
Ho riportato le scene del mio Due uccelli perché credo di non saper dipingere. L’idea mi è venuta ascoltando i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, il quale tentò con la musica di rappresentare degli acquerelli. E siccome so di non saper suonare che da maldestro autodidatta, alla fine mi è rimasta l’unica scelta meno impossibile: rappresentare attraverso la scrittura.
Ne potresti concludere che mi reputo capace di scrivere. Ebbene, mettiamola così. Scrivendo mi sento più efficace, più soddisfatto, che non dipingendo o suonando. Non ho idea se tu sia d’accordo o meno. Io ho fatto il mio viaggio, il tuo dipende solo da te.
Ho riportato le scene del mio Due uccelli perché credo di non saper dipingere. L’idea mi è venuta ascoltando i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, il quale tentò con la musica di rappresentare degli acquerelli. E siccome so di non saper suonare che da maldestro autodidatta, alla fine mi è rimasta l’unica scelta meno impossibile: rappresentare attraverso la scrittura.
Ne potresti concludere che mi reputo capace di scrivere. Ebbene, mettiamola così. Scrivendo mi sento più efficace, più soddisfatto, che non dipingendo o suonando. Non ho idea se tu sia d’accordo o meno. Io ho fatto il mio viaggio, il tuo dipende solo da te.