Prima del 2008 ciascuno Stato membro disciplinava gli appalti pubblici elettronici secondo quelli che erano i propri standard nazionali. Con PEPPOL si è voluto creare un unico sistema all’interno del quale tutti i paesi aderenti al progetto potevano commerciare utilizzando standard comuni in grado di semplificare i processi commerciali tra aziende e PA di paesi diversi. Per far sì che tutto il lavoro svolto non andasse vano, si è deciso di costituire un’associazione che si occupasse di vigilare sulle novità apportate da PEPPOL, di invitare altri enti ad aderire al progetto, ma anche di predisporre progetti futuri; la sua evoluzione nell’associazione OpenPEPPOL ha come finalità quella di illustrare gli effetti positivi che quest’ultima ha apportato al public e-procurement europeo.