Il male e il dolore, nascere e vivere ciechi, perché si manifestino le opere di Dio…E, io cieco, debbo quindi soffrire aspettando che Dio corregga la sua creazione, diradi queste tenebre nelle quali il mio cuore si sgomenta, persino quando sogna….Perché forse neppure il Signore può padroneggiare il male nell’uomo e dell’uomo, se il suo intervenire avviene soltanto nella modalità di una enunciazione di un precetto morale…