Francesca appoggia la testa al vetro e guarda tutto quello che scorre accanto ai binari. Strappa brani di vita a ignari contadini che ritornano a casa. Osserva le auto lungo la strada. Mano a mano che il treno si avvicina a Venezia – o dalla laguna si allontana – ecco i centri commerciali, le fabbriche, ecco un mare per sentito dire. Il mare finto di Venezia. È tutto qui è un libro di storie. Storie di ragazze e di ragazzi, di città del nord, di viaggi, incontri, treni, appartamenti, bar. Donne e uomini che invecchiano, ricordano, si ubriacano, tradiscono, litigano, si innamorano. Si raccontano, mentre fuori sta per piovere, mentre l’acqua sale, mentre stanno cercando un lavoro o aspettano l’inizio del secondo tempo, in quegli intervalli di vita fatti di parole scelte e ordinate.