Un flusso di coscienza, un racconto impetuoso che si sviluppa su piani temporali diversi per affrontare il delicato tema della salute mentale. L’io narrante è una donna di campagna (classe 1882) suicidatasi in manicomio e che “ritorna in vita” attraverso il ritrovamento del suo certificato di morte parlandoci del manicomio, della schizofrenia e della Legge Basaglia.