In questo numero: CAMBIA IL CLIMA, ATTENTI AL METEO Il clima dopo la Cop24, gli eventi estremi in Italia, l’innovazione dei servizi climatici Dopo la Cop24 di Katowice, la strada è ancora in salita e risultati incoraggianti potranno venire solo da un impegno comune di tutti gli attori, in un orizzonte di responsabilità condivisa e solidarietà che deve coinvolgere l’intera umanità. Tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi l’impressionante immagine delle foreste di abeti abbattuti dal vento nelle Dolomiti tra fine ottobre e inizio novembre 2018, giorni segnati da eventi meteo estremi in numerose regioni italiane, di cui diamo brevemente conto. Lo sviluppo di servizi climatici – la conoscenza dei fenomeni meteoclimatici al servizio dei processi decisionali e della risposta agli eventi – è un’esigenza sempre più sentita; si tratta di servizi con un potenziale valore economico e sociale molto elevato (si pensi a settori come l’agricoltura, l’energia, la protezione civile), ma non ancora pienamente riconosciuto. Nel servizio, alcune esperienze sviluppate nell’ambito del progetto europeo Clara. IL FUTURO SI CHIAMA GREEN ECONOMY Una transizione per la stabilità, l’occupazione e l’ambiente Come sostiene il ministro Costa nell’editoriale, investire sulla green economy e nell’economia circolare è la direzione che deve prendere tutta l’economia. Dagli Stati generali nazionali della green economy (novembre 2018) è emersa con forza l’opportunità di orientare gli investimenti in misure “green” per dare consistenza, stabilità e sostenibilità alla ripresa economica e all’aumento dell’occupazione. L’economia circolare offre una prospettiva interessante anche per la salute e il benessere delle persone, come emerge dal rapporto Circular economy and health: opportunities and risks dell’Oms. La Regione Emilia-Romagna ha avviato un confronto continuo con il territorio, i cui risultati sono stati illustrati nel corso degli Stati generali della green economy in Emilia-Romagna (ottobre 2018). Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) fa la sua parte, promuovendo anche al suo interno il Green public procurement. L’ARIA MIGLIORA, MA NON BASTA Tendenze e prospettive per una qualità più rispettosa della salute Da diversi anni, a ogni livello (da quello europeo a quello locale) i dati sulla qualità dell’aria mostrano una chiara tendenza alla diminuzione dei valori dei principali inquinanti. Ma questo non è sufficiente, perché il miglioramento è ancora troppo lento. Nel servizio, un aggiornamento partendo dall’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente e da quello relativo all’Emilia-Romagna. La conoscenza del problema, ormai molto approfondita, deve andare di pari passo con strategie e azioni politiche di largo respiro e con scelte di comportamento più sostenibili da parte di tutti. In questo numero parliamo anche di uno studio Lca sull’impatto delle centrali a biomasse e delle potenzialità di sfruttamento forestale in Emilia-Romagna.