Il seme del cibo
Dalle remote terre
del tempo germina multiforme
il seme
nella zolla della vita.
Allattato dalla madre terra
ancora tenere le braccia al cielo
tende al sole, all'acqua
di foglioline paglierine vestito.
Gustoso sulla tavola è
dalla mano callosa raccolto.
Nelle vene è vita pulsante
quale frutto occhieggiante
tra i rami frondosi
e luce si fa ai margini
delle estremità che sbattono
nel libero spazio.
Cibo è il nome,
qui e altrove,
dentro e fuori dell'alveo terrestre.
Tra le stagioni donato
non sempre è il sacco pieno
alle bocche di bianca bava.
Tutti i giorni
è sovrana allegria la fragranza del pane
dalla bocca fumante del forno
appena uscito sulla pala che abbranca.
Giuseppe Anania
Dalle remote terre
del tempo germina multiforme
il seme
nella zolla della vita.
Allattato dalla madre terra
ancora tenere le braccia al cielo
tende al sole, all'acqua
di foglioline paglierine vestito.
Gustoso sulla tavola è
dalla mano callosa raccolto.
Nelle vene è vita pulsante
quale frutto occhieggiante
tra i rami frondosi
e luce si fa ai margini
delle estremità che sbattono
nel libero spazio.
Cibo è il nome,
qui e altrove,
dentro e fuori dell'alveo terrestre.
Tra le stagioni donato
non sempre è il sacco pieno
alle bocche di bianca bava.
Tutti i giorni
è sovrana allegria la fragranza del pane
dalla bocca fumante del forno
appena uscito sulla pala che abbranca.
Giuseppe Anania