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Il mar Mediterraneo è abitato, nelle profondità batiali, da banchi di "coralli bianchi", che, a differenza dei loro cugini tropicali, necessitano per la loro sopravvivenza di acque fredde e si sviluppano lontano dalla superficie, nell'oscurità più totale. Questi coralli vivono solitamente fra i 300 e i 3000 metri di profondità, lungo pareti scoscese di montagne e vulcani sottomarini, fianchi di canyon e colline (mound) che si ergono dalle monotone e fangose piane batiali. Rilevati per la prima volta durante la spedizione del Pola nel 1891, loro presenza è recentemente nota anche ai pescatori…mehr

Produktbeschreibung
Il mar Mediterraneo è abitato, nelle profondità batiali, da banchi di "coralli bianchi", che, a differenza dei loro cugini tropicali, necessitano per la loro sopravvivenza di acque fredde e si sviluppano lontano dalla superficie, nell'oscurità più totale. Questi coralli vivono solitamente fra i 300 e i 3000 metri di profondità, lungo pareti scoscese di montagne e vulcani sottomarini, fianchi di canyon e colline (mound) che si ergono dalle monotone e fangose piane batiali. Rilevati per la prima volta durante la spedizione del Pola nel 1891, loro presenza è recentemente nota anche ai pescatori del Compartimento di Gallipoli, che hanno subito danni alle reti passando vicino al banco presente al largo di S. Maria di Leuca. La comunità a coralli bianchi recentemente scoperta in tale area, rappresenta un raro esempio di banco corallino profondo nel Mar Mediterraneo principalmente costituito dalle specie Lophelia pertusa e Madrepora oculata.Allo scopo di studiare il banco di S. Maria di Leuca è stato avviato il Progetto APLABES (Biocostruzioni a coralli bianchi nel Mar Ionio settentrionale - Apulian Plateau Bank), il cui obiettivo consiste nell’evidenziare le principali caratteristiche geologiche, paleontologiche e biologiche dell’ecosistema a coralli bianchi di recente riscoperta nel Mar Ionio settentrionale e descrivere le risorse demersali che caratterizzano l’area del banco.Obiettivo del presente lavoro è quello di valutare le differenze nella distribuzione e nell’abbondanza delle risorse biologiche demersali dentro e fuori il banco di coralli bianchi, evidenziando i fenomeni bio-ecologici che si determinano nel suo ambito con conseguenti effetti positivi sulle risorse marine oggetto di prelievo nelle aree circostanti.