4,99 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
payback
0 °P sammeln
  • Format: ePub

Il termine “trombopoietina” (TPO) fu coniato nel 1958 da Keleman et al., i quali predissero l’esistenza di un potente e specifico fattore solubile per la linea megacariocitica, in grado di stimolare la megacariopoiesi e l’aumento della produzione di piastrine. La sua effettiva identificazione avvenne non prima del 1994, ma solo recentemente si è cominciato ad attribuire a questa citochina un range più ampio di attività. Nella mia tesi, mi sono occupato in particolare del suo ruolo nella cardioprotezione.Negli esperimenti condotti su cuore isolato di ratto, la TPO ha dimostrato di possedere…mehr

Produktbeschreibung
Il termine “trombopoietina” (TPO) fu coniato nel 1958 da Keleman et al., i quali predissero l’esistenza di un potente e specifico fattore solubile per la linea megacariocitica, in grado di stimolare la megacariopoiesi e l’aumento della produzione di piastrine. La sua effettiva identificazione avvenne non prima del 1994, ma solo recentemente si è cominciato ad attribuire a questa citochina un range più ampio di attività. Nella mia tesi, mi sono occupato in particolare del suo ruolo nella cardioprotezione.Negli esperimenti condotti su cuore isolato di ratto, la TPO ha dimostrato di possedere un’azione vasodilatatoria sul circolo coronarico. Grazie all’uso di wortmannina (Wm) e di NG-nitro-L-arginina metil estere (L-NAME), inibitori rispettivamente del PI3K (fosfatidil inositolo-3 cinasi) e della eNOS (ossido nitrico sintasi endoteliale), si è potuto ipotizzare che questo effetto fosse mediato dalla produzione di ossido nitrico (NO) da parte delle cellule endoteliali del circolo coronarico. Per verificare a livello molecolare il coinvolgimento dell’endotelio nella vasodilatazione risul-tata dalla somministrazione di TPO, si sono utilizzate come modello di studio le cellule umane del microcircolo coronarico (HMVEC-C). La prima parte del lavoro su questo tipo di cellule si è basata sulla caratterizzazione e sull’ottimizzazione delle condizioni di coltura. In seguito si è pas-sati alla ricerca dell’eventuale presenza del recettore per la TPO, riscontrata mediante esperimenti di western blot. La produzione di NO è stata rilevata in modo indiretto per mezzo di western blot ed immunofluorescenza, ricercando l’attivazione della eNOS tramite la sua fosforilazione. In questi esperimenti l’utilizzo della Wm ha permesso di confermare che la TPO, agendo per mezzo del suo recettore c-Mpl presente sulle cellule endoteliali del microcircolo coronarico, può determinare la produzione di NO da parte della eNOS, la quale viene attivata per fosforilazione tramite la via PI3K-Akt-eNOS.