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Quando Jahfar è costretto a lasciare l’Afghanistan, porta con sé, racchiusa nel suo cuore, la speranza di poterci ritornare presto. Attraverso gli occhi di un migrante, ripercorriamo tra queste pagine le vicissitudini, gli orrori e i disagi che sono costretti ad affrontare coloro che devono lasciare il proprio Paese; sullo sfondo di una storia politica internazionale, con taglio giornalistico, conosciamo più in profondità la storia afghana, i cambiamenti e i desideri del suo popolo.
Angela De Lorenzo è nata a Crotone, in Calabria, nel 1982. In Calabria ha studiato e si è formata come
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Produktbeschreibung
Quando Jahfar è costretto a lasciare l’Afghanistan, porta con sé, racchiusa nel suo cuore, la speranza di poterci ritornare presto. Attraverso gli occhi di un migrante, ripercorriamo tra queste pagine le vicissitudini, gli orrori e i disagi che sono costretti ad affrontare coloro che devono lasciare il proprio Paese; sullo sfondo di una storia politica internazionale, con taglio giornalistico, conosciamo più in profondità la storia afghana, i cambiamenti e i desideri del suo popolo.

Angela De Lorenzo è nata a Crotone, in Calabria, nel 1982.
In Calabria ha studiato e si è formata come giornalista: ha frequentato la facoltà di Scienze politiche e relazioni internazionali all’Università della Calabria; contemporaneamente ha iniziato a lavorare dal 2005 da giornalista, prima come collaboratrice e in seguito entrando in redazione, nel giornale della sua città, il bisettimanale “Il Crotonese”, occupandosi soprattutto di cronaca e attualità, con una particolare attenzione ai temi dell’immigrazione, della violenza sulle donne, della legalità e del contrasto alla ’ndrangheta e della sanità pubblica.
Vivendo a Crotone, terra di approdo per migliaia di migranti del Mediterraneo ha vissuto in prima persona, fotografato e raccontato numerosi sbarchi, ritrovandosi testimone di vite dolorose, ma anche di straordinarie e positive esperienze di integrazione.
Dal 2014 è anche insegnante di scuola primaria, una professione che svolge con particolare passione e interesse, senza mai abbandonare l’attività di giornalista. L’insegnamento e il mondo dell’informazione li ha sempre interpretati come strumenti indispensabili per preservare la democrazia e nello stesso tempo come speranza di poter lasciare alle future generazioni un mondo migliore.