Si destò dal criosonno ma rimase disteso indugiando con gli occhi chiusi. La teca che lo aveva ospitato aveva finito di svolgere tutte le sue funzioni. La voce del computer di bordo gli porse con voce suadente il buon risveglio.Aprì gli occhi ed ebbe nausea. Prima di mettersi a sedere attese che la sensazione si attenuasse. Poi si aggrappò ad una maniglia e si tirò su lentamente; dopo mesi di viaggio per raggiungere la Galassia che era la sua meta, si sentiva anchilosato. Nel frattempo scandagliò i banchi della sua memoria ausiliaria. Attese che un nuovo flusso di nausea si attenuasse, intanto visionò il programma che si era fatto per la visita a quel pianeta situato in una posizione scomoda alla periferia di quel ramo della Galassia.Il pianeta era interessante e a suo tempo sembrava promettere qualcosa di meglio degli altri che rientravano nella sua giurisdizione scientifica. Lo aveva lasciato con la speranza di trovare altre cose interessanti da qualche altra parte ma non era stato fortunato come certi suoi colleghi in altre Galassie. Benché gli pesasse sottoporsi al criosonno, pure s'era dovuto adattare alle necessità.Controllò gli appunti della visita precedente. Non ricordava bene le forme vitali evolute di quel pianeta e gli esperimenti di cui doveva controllare l'esito. Finalmente si dedicò alla strumentazione di bordo e ciò che scoprì lo lasciò esterrefatto.Secondo gli appunti il terzo pianeta di quella stella avrebbe dovuto ospitare numerose specie viventi oltre a qualche rara specie ad esso aliena. Lui personalmente aveva dato il via ad un esperimento evoluzionistico su una delle specie della quale aveva seguito le prime fasi. Ricordava bene gli umanoidi che aveva allevato per qualche migliaio di cicli. Allora gli era parso che la loro evoluzione fosse alquanto lenta, cosa normale per una specie OGM alla quale aveva modificato soltanto una breve sequenza di DNA.Ora non poteva credere né agli occhi bionici, né agli strumenti di bordo. I suoi calcoli lo avevano indotto a pensare che per raggiungere quel tipo di evoluzione sarebbero occorsi almeno cinquantamila cicli; invece soltanto dopo poche migliaia quella specie umanoide si era evoluta tanto da divenire autonoma ed essere in procinto di partire per l'esplorazione del suo Sistema Stellare.....…..Egli è Ehliohs, signore del cielo, il cui grande carro percorre la volta celeste ed illumina la Terra. Ma Ehliohs è anche un essere che da un tempo immemorabile porta nascosto nel cuore il ricordo di una madre che aveva pianto per lui.E' grazie a quel pianto di un tempo lontano che egli ha sempre tenuto viva dentro di sé la fiammella dell'amore. E' grazie ad essa che non è divenuto insensibile come Vehnuas e come gli altri della sua specie.Egli ha compreso che la continuità della vita si trova nel segreto dell'amore, del saper amare e dall'essere amati. Perciò il suo disegno segreto è quello di riportare la fiammella dell'amore là dove si è spenta, dove le lacrime di una madre non si sono mai asciugate.