La poesia presentata in questa raccolta sembra essere dotata di vita propria ovvero pare che una volta inchiodata alla pagina dall'autrice cerchi di ritornare poi alla sua forma di totalità, che per un capriccio di chissà quale gioco cosmico può tanto rivelarsi per sostanza che per spirito. Spazio e Tempo sono due categorie che non appartengono a questa poetessa, che del romanticismo non ne fa melancolia e lacrima, ma forza distruttrice di attivo nichilismo, dunque incontenibile furia che consciamente sceglie di distruggere per costruire." (Stefano Donno)