Le Elegie romane furono scritte e pubblicate da Goehte al suo rientro dal viaggio in Italia e per lungo tempo furono l’unica narrazione del suo periodo italiano (1786-88), anzi più specificamente del suo secondo soggiorno romano. Il Viaggio in Italia venne infatti pubblicato in due solo trent’anni dopo, tra il 1816 e il 1817.
Vengono qui proposte le venti elegie (in tutto sono ventiquattro, ma all’epoca alcune non circolavano per motivi di censura) tradotte da Luigi Pirandello nel 1896 e con il testo a fronte di Goehte. Per gli amanti della bella letteratura si tratta di un bel ‘due per uno’: le elegie del sommo letterato tedesco nell’italiano del premio nobel della letteratura.
In appendice si propongono ai lettori delle schede e degli schemi sinteci sulla vita e l’opera di Goethe. Lo scopo è quello di offrire, a chi volesse, anche qualche elemento di approfondimento rapido sull’autore.
Vengono qui proposte le venti elegie (in tutto sono ventiquattro, ma all’epoca alcune non circolavano per motivi di censura) tradotte da Luigi Pirandello nel 1896 e con il testo a fronte di Goehte. Per gli amanti della bella letteratura si tratta di un bel ‘due per uno’: le elegie del sommo letterato tedesco nell’italiano del premio nobel della letteratura.
In appendice si propongono ai lettori delle schede e degli schemi sinteci sulla vita e l’opera di Goethe. Lo scopo è quello di offrire, a chi volesse, anche qualche elemento di approfondimento rapido sull’autore.