Il turismo è destinato a diventare uno dei fenomeni socio-economici più rilevanti dei prossimi anni. Ma è un'attività complessa, sfuggente, che mal si presta ad essere circoscritta e misurata. La rilevanza e la complessità del fenomeno hanno generato una nuova disciplina – l'economia del turismo – e tanti pregevoli libri di testo. Perché allora un nuovo manuale? Forse perché c'è uno spazio ancora aperto. I manuali di economia del turismo presuppongono che il lettore conosca già i fondamenti dell'economia politica e descrivono nel dettaglio e in profondità le molteplici dimensioni del fenomeno turistico. D'altra parte, i manuali di economia politica non menzionano affatto il settore turistico e seguono un approccio (apparentemente) astratto e eccessivamente teorico. Il lettore rischia così di trovarsi in uno strano paradosso: quando studia l'economia politica non comprende l'utilità che potrà trarre da quelle conoscenze, e quando passa all'economia del turismo avverte uno iato troppo grande. Questo libro vorrebbe essere un piccolo ponte che conduce dall'economia politica all'economia del turismo. Passato il guado, il lettore dovrebbe inoltrarsi più facilmente nei territori dell'economia turistica.Antonio Magliulo (1962) insegna Economia politica del turismo e Storia del pensiero economico nella Facoltà di Economia dell'Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni figurano: Non solo liberisti. L'ambivalente ruolo della teoria neoclassica nella cultura economica italiana del Novecento (1999) e Il keynesismo in Italia (1913-1963). Le ragioni di una rivoluzione mancata (2003).