«La sociologia, una delle tante discipline positive sorte nella seconda metà dell'Ottocento, non tardò a occuparsi di musica...»Büchner, Weber, Marx, Adorno, Blaukopf, Harnoncourt, Dahlhaus, Solomon, Rosen sono gli autori presi in esame da Ettore Napoli. Mozart, Haydn, Beethoven, ma anche Listz, Richard Strauss, Verdi e altri sono i musicisti presi ad esempio, i protagonisti del passaggio epocale - a cavallo tra Sette e Ottocento - che produce «una configurazione sociale della musica radicalmente nuova perché concepisce la musica non più come necessità bensì come piacere, come oggetto che ha un prezzo e del quale pertanto si può fare anche a meno». Un più e un meno che condizionano inevitabilmente non solo il modo di fare e "consumare" musica, ma la stessa identità, l'autopercezione di compositori, committenti e pubblico.
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