Nell'Israele del 900 avanti Cristo il popolo si era allontanato completamente dal vero Dio. L’immoralità aveva raggiunto livelli impensabili e la tolleranza aveva reso la verità divina del tutto evanescente. I fedeli profeti di Dio erano perseguitati e la fede nel Signore tenacemente osteggiata. Per certi versi, quei tempi somigliano molto ai nostri. Che cosa può fare un credente consacrato a Dio in tale contesto spirituale e morale? Elia è per noi un grande esempio al riguardo: egli ha avuto il coraggio di combattere strenuamente per la fede e di farlo pubblicamente, opponendosi alla religione formale e istituzionalizzata. Un tale insegnamento non può forse essere opportuno e rilevante anche per la chiesa di oggi?