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Chi è veramente folle?
Chi si consuma in un’esasperata ricerca del sapere e si esclude dal mondo o chi si butta a capofitto nella vita di ogni giorno e ne assapora fino in fondo tutti i piaceri?
Ribaltando i luoghi comuni diffusi nella sua epoca, Erasmo da Rotterdam (1467-1536) lascia che sia la follia a tessere un elogio di se stessa come fonte della gioia, della vita e dell’amore.
Con un linguaggio brioso e arguto l’umanista olandese invita gli uomini di ogni tempo e luogo a prendere coscienza dei propri limiti e mette alla berlina l’ipocrisia del clero e la corruzione politica in una satira impietosa di sconcertante attualità.
Erasmo da Rotterdam (1467-1536).
Chi è veramente folle?
Chi si consuma in un’esasperata ricerca del sapere e si esclude dal mondo o chi si butta a capofitto nella vita di ogni giorno e ne assapora fino in fondo tutti i piaceri?
Ribaltando i luoghi comuni diffusi nella sua epoca, Erasmo da Rotterdam (1467-1536) lascia che sia la follia a tessere un elogio di se stessa come fonte della gioia, della vita e dell’amore.
Con un linguaggio brioso e arguto l’umanista olandese invita gli uomini di ogni tempo e luogo a prendere coscienza dei propri limiti e mette alla berlina l’ipocrisia del clero e la corruzione politica in una satira impietosa di sconcertante attualità.
Erasmo da Rotterdam (1467-1536).