"Fernanda Filippo - scrive Giusy Agrosì - compie un'operazione di svestizione completa, lasciandosi leggere fin dentro l'intimo suo, senza ritrosie. [..] La scrittura caratterizzata da un'architettura semplice e intellegibile, ci consente di muoverci fra le varie stanze della sua Anima e di non sentirci mai fuori contesto. [..] La capacità di comunicare profondamente le proprie emozioni consente alla Filippo di entrare nel dolore e nella rabbia del lettore. Ella si sottopone per prima a questa azione di scavo continuo, senza limitazioni e si mostra forte nella sua apparente debolezza [..] Se l'approccio iniziale consente di rilevare un linguaggio semplice ed immediato, il significato del testo poetico costringe contemporaneamente ad una interpretazione decisamente più profonda, in cui il flusso di coscienza cattura la comprensione e la complicità del lettore. [..] La Filippo si interroga sulla presenza della Poesia e sul ruolo del Poeta. [..] La sua poesia delinea in maniera equilibrata l'approccio necessario a comprendere il rapporto con se stessi e con gli altri, per contribuire alla costruzione di un mondo in cui si possano conciliare le libertà individuali nel rispetto reciproco."