Un anziano signore racconta alle sue nipotine la storia della sua vita da quando, ragazzo, con alcuni coetanei ha fondato la End Street Band, un gruppo rock che ha la sua base in una vecchia casa di campagna, la “ciabotta”. Il narratore si identifica con Mark Knopfler, soprannominato qui Vex, storico chitarrista dei Dire Straits, così come meritano di essere nominati i membri della sua band: Adam Clayton, Kurt Cobain, Angus Young, Mike Portnoy, David Gilmour, Eddie Vedder. E non solo. Perché nello stesso universo spazio-temporale David Bowie gestisce un pub, Faber e Ivan Graziani bussano alla porta una mattina, si incontra Jeff Buckley in riva ad un fiume e Bruce Springsteen ti ingaggia per un tour negli Stati Uniti. Ma sarà poi tutto realmente così come raccontato? O la narrazione della storia della End Street Band è solo il frutto di una mente in cui tutto il meglio della musica tra gli anni ’80 e ’90 si mescola indistintamente, si fonde in un viaggio tra realtà e fantasia e il protagonista rivive i ricordi a modo suo? E dire che i riferimenti concreti non mancano. Solo leggendo fino in fondo il quadro apparirà chiaro, solo vivendo tre decadi insieme a Vex, Simo, Fax, Bebe, Mimmo, Didi e Holland si potrà finalmente dire cosa è vero e cosa si vorrebbe che lo fosse.