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Agostino Lacerenza è uomo e racconto. Di quante croci si può caricare un innocente prima che egli soccomba sotto l’insostenibile peso della vergogna che ne ha stravolto l’identità? dell’ostracismo che la sua stessa comunità, per imperscrutabili ragioni resasi ingiusta, gli ha decretato rendendolo estraneo alla moglie, ai figli; straniero alla terra alla quale da sempre si è piegato – così suo padre e il padre di suo padre? Eppure, quest’uomo innocente – ma le carte del casellario giudiziale, le inappellabili, di lui dicono: «parricida» prima e «assassino di un ragazzo», poi –; quest’uomo, che…mehr

Produktbeschreibung
Agostino Lacerenza è uomo e racconto. Di quante croci si può caricare un innocente prima che egli soccomba sotto l’insostenibile peso della vergogna che ne ha stravolto l’identità? dell’ostracismo che la sua stessa comunità, per imperscrutabili ragioni resasi ingiusta, gli ha decretato rendendolo estraneo alla moglie, ai figli; straniero alla terra alla quale da sempre si è piegato – così suo padre e il padre di suo padre? Eppure, quest’uomo innocente – ma le carte del casellario giudiziale, le inappellabili, di lui dicono: «parricida» prima e «assassino di un ragazzo», poi –; quest’uomo, che ha nome Agostino, è, banalmente, vittima di un colpevole ostinato strabismo di paladini della giustizia.
«Eppure qualcuno mi doveva ascoltare»: incipit del romanzo e titolo dello stesso. Sintesi di una pena senza fine. La placherà, Agostino, esiliandosi nella selva dei suicidi. 
Settanta e più anni: tanti ne sono trascorsi prima che qualcuno – Aurelio Pace (fortemente motivato da ammirevole pietas filiale degli eredi di Agostino) – immaginasse le parole di quella storia che nessuno volle ascoltare. Per trarne un racconto struggente e accorato: di segrete ferite, di sogni e di ricordi, di domande senza risposte, di impietoso scavo nei bui impenetrabili recessi di sé e degli altri. Un racconto da cui emana una «forza patetica di grande spessore, la ragione stessa dello scrivere».

Aurelio Pace, Avvocato. Nato a Melfi nel 1976, vive a Filiano (Pz). Rappresentante delle Istituzioni, è stato Consigliere Provinciale di Potenza e Regionale della Basilicata. Presidente dei Lucani nel Mondo e della Scuola di Formazione Politica Forma Pop - School of life. Riceve i Premi “Paolo VI” 2016 e “Il Pensatore” 2017, per meriti culturali. Impegnato nella valorizzazione delle Arti sul territorio nazionale ed internazionale. Collabora con l’Università degli Studi di Foggia. Ha pubblicato: Giovani emozioni, 1996, PLE Editore, Salerno; Goccia a goccia, 1998, PLE Editore, Salerno; Il cappello sugli occhi, 2000, PLE Editore, Salerno; L’autonomia comunale di Filiano, 2002, Edizione Consiglio Regionale di Basilicata; Global, no Global, new Global, 2008, Editore Immaginapoli, Pozzuoli; Sales, un sogno giovane, 2009, Editore Graficom, Matera; Gender: ascesa e dittatura della teoria che “non esiste”, 2016, Edizioni Amazon, insieme a Carlo Di Pietro. 
“Eppure qualcuno mi doveva ascoltare” è la sua ultima opera.