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La crisi che stiamo vivendo è gestita con mezzi insufficienti e concettualmente inadeguati; se ragioniamo sia sul presente sia sulle prospettive future, siamo costretti a riconoscere che i bisogni insoddisfatti, privati e pubblici, crescono a dismisura: dal bisogno di occupazione a quello di salute, al bisogno di manutenzione del suolo e delle infrastrutture, fino a quelli di tutela delle risorse naturali (l’aria e l’acqua, in primo luogo), e di valorizzazione dei beni culturali e artistici. I governi che si sono succeduti negli anni, a partire dalla sottoscrizione del Trattato di Maastricht,…mehr

Produktbeschreibung
La crisi che stiamo vivendo è gestita con mezzi insufficienti e concettualmente inadeguati; se ragioniamo sia sul presente sia sulle prospettive future, siamo costretti a riconoscere che i bisogni insoddisfatti, privati e pubblici, crescono a dismisura: dal bisogno di occupazione a quello di salute, al bisogno di manutenzione del suolo e delle infrastrutture, fino a quelli di tutela delle risorse naturali (l’aria e l’acqua, in primo luogo), e di valorizzazione dei beni culturali e artistici. I governi che si sono succeduti negli anni, a partire dalla sottoscrizione del Trattato di Maastricht, hanno avuto altre priorità, e li hanno trascurati; “mancano i soldi” è la giustificazione ricorrente e monotona; “eppure ci sarebbero” è la tesi che percorre questo libro; e non c’è contraddizione: i soldi mancano per chi ragiona esclusivamente in euro, mentre si possono generare nella misura e con le garanzie necessarie, sviluppando, come le norme consentono, una rete forte e rigorosamente regolamentata di Centrali di compensazione e delle loro monete complementari.