Chi scrive lo fa per due motivi: per amore e per la paura di morire. È sul primo motivo che vogliamo soffermarci questa volta: l’amore inteso come eros, carica emotiva che sostiene e stimola le nostre azioni, come insuperabilmente è scritto dalla poetessa greca Saffo:
Scuote l’anima mia Eros
come vento sul monte
che irrompe entro le querce
e scioglie le membra e le agita,
dolce, amaro, indomabile serpente.
Il concorso si è proposto di sollecitare la produzione di testi in cui l’eros, inteso nella sua globalità, fungesse da ispirazione. Il sottotitolo del concorso ci fornisce, poi, un’ulteriore chiave di lettura: l’inebriante sapore della vita. I testi per questo concorso, infatti, contengono un riferimento al cibo o al mondo dei profumi.
Scuote l’anima mia Eros
come vento sul monte
che irrompe entro le querce
e scioglie le membra e le agita,
dolce, amaro, indomabile serpente.
Il concorso si è proposto di sollecitare la produzione di testi in cui l’eros, inteso nella sua globalità, fungesse da ispirazione. Il sottotitolo del concorso ci fornisce, poi, un’ulteriore chiave di lettura: l’inebriante sapore della vita. I testi per questo concorso, infatti, contengono un riferimento al cibo o al mondo dei profumi.