Nei decenni centrali dell’Ottocento – il “secolo della Storia” –, gli archivi si aprono alla ricerca storica; una nuova consapevolezza dell’importanza delle fonti documentarie di età medievale e moderna si fa strada, anche in Italia. Si organizza progressivamente la rete degli Archivi di Stato: ma prima e dopo l’Unità, la città, gli studiosi “municipali” e le loro reti di relazioni, e con essi gli archivi e le istituzioni cittadine, restano un elemento dominante. Attraverso alcuni saggi d'inquadramento e una serie di ricerche dedicate a singoli contesti cittadini di tutta la Penisola, il volume approfondisce la varietà e la ricchezza di questa trasformazione, al centro e nelle periferie.