La ricerca delle antiche identità dei grandi spazi intercontinentali, la necessità di riforma della UE, gli sconosciuti effetti della Brexit, la Via della Seta e l’irrompere dell’informatica linguistica sollevano una serie di questioni esistenziali per la politica linguistica in Europa.
Le risposte possono essere le più svariate:la rivalutazione, e perfino il riuso, delle lingue classiche, l’uso come lingua veicolare dell’Inglese, o, invece, la sua abolizione quale lingua dell’ Unione, l’Esperanto, lo studio di lingue non europee.
Quest’opera collettiva riunisce i contributi di specialisti di traduzione, di federalismo, di diritto europeo, di lingue programmate e di lingue orientali, cercando di dipanare questa matassa sempre più intricata.
Autori:
Lucio Levi, Federico Gobbo, Catherine Veilledent, Elisabetta Palici di Suni, Dario Elia Tosi, Remi Brague, Stella Priovolou, Stefano Piano, İrvin Cemil Schick, Riccardo Lala
Le risposte possono essere le più svariate:la rivalutazione, e perfino il riuso, delle lingue classiche, l’uso come lingua veicolare dell’Inglese, o, invece, la sua abolizione quale lingua dell’ Unione, l’Esperanto, lo studio di lingue non europee.
Quest’opera collettiva riunisce i contributi di specialisti di traduzione, di federalismo, di diritto europeo, di lingue programmate e di lingue orientali, cercando di dipanare questa matassa sempre più intricata.
Autori:
Lucio Levi, Federico Gobbo, Catherine Veilledent, Elisabetta Palici di Suni, Dario Elia Tosi, Remi Brague, Stella Priovolou, Stefano Piano, İrvin Cemil Schick, Riccardo Lala