Febbraio 1522. Il Commissario estense Ludovico Ariosto dopo un estenuante viaggio, arriva a Castelnuovo Garfagnana e si trova costretto, fin da subito, a districarsi tra i complicati equilibri di una terra di difficile governo, selvaggia e infestata dai briganti. A pochi giorni dal suo arrivo, un orafo viene trovato impiccato. Suicidio o delitto? Si propende per la seconda ipotesi. Ma chi può essere stato? Un ladro? Un familiare? Un bandito? Magari il famigerato Moro del Sillico?
Ludovico si avvale dell’aiuto di Jacopo, il Baricello del luogo, che diventa il suo più fidato collaboratore, i “suoi occhi” e le “sue orecchie”.
E con lui, anzi, per mezzo di lui, analizza indizi, formula ipotesi, sonda l’animo umano, indaga… sempre con la segreta speranza di cogliere in fallo gli odiati antagonisti e porre fine ai loschi intrighi dei suoi potenti concittadini.
Ma non sempre la verità si trova dove la si cerca.
Ludovico si avvale dell’aiuto di Jacopo, il Baricello del luogo, che diventa il suo più fidato collaboratore, i “suoi occhi” e le “sue orecchie”.
E con lui, anzi, per mezzo di lui, analizza indizi, formula ipotesi, sonda l’animo umano, indaga… sempre con la segreta speranza di cogliere in fallo gli odiati antagonisti e porre fine ai loschi intrighi dei suoi potenti concittadini.
Ma non sempre la verità si trova dove la si cerca.