Il volume si occupa di alcune delle questioni più sensibili della nostra contemporaneità, come il progresso tecnologico in sanità, le disuguaglianze globali, la gestione delle emergenze che lasciano affiorare la radicalità del nesso tra etica e ingegneria biomedica. Attraverso metodologie plurime e studi sul campo si fa chiara l’urgenza di ritrovare il dialogo tra scienza, diritto, etica, il che vuol dire rinunciare agli atteggiamenti prometeici di eccessiva fiducia nelle tecnologie, di sicumera rispetto alla preparazione al futuro, di dipendenza da regolamenti presuntivamente universali che si rivelano, poi, incuranti della specificità particolaristica. Nel solco dell’etica della situazione si colloca, allora, la proposta di accogliere una prospettiva ermeneutica, euristica ed etica che possa consentire di disporsi in maniera interdisciplinare, interculturale e storica ad affrontare le sfide del “di là da venire”.