Un giallo diverso, vero...verosimile. Italiano ma non all'italiana. Una storia vista da dentro, da chi le indagini le compie veramente. La "realtà" spesso è più intrigante della pura invenzione romanzesca. Il Capitano dei carabinieri Giovanni Bianco si trova alle prese con un caso complesso: prima una scomparsa... poi gli omicidi. Affronta l'eterna competizione tra la scienza e l'uomo. quando sembra che i riscontri scientifici abbiano messo la parola fine, è sempre l'individuo a fare la differenza con le sue capacità, la sua sensibilità come uomo e come investigatore. La lettura di questo romanzo è come l'ascolto di un vecchio disco, un 33 giri, con qualche fruscio e scricchiolio, ma capace di emozionare ad ogni solco, ad ogni pagina...se la musica è bella... e in questo caso lo è. Roma e Firenze, con la loro storia, fanno da sfondo e da cornice a questo intrigante giallo, nel quale non solo i drammi ma anche i sentimenti hanno un ruolo decisivo.