1481 d.C. - Ricordato generalmente come un sultano sanguinario, feroce e mosso da un'ambizione sfrenata, Maometto II è stato in realtà molto di più. Brillante generale, ma anche amante e protettore delle arti ed eccelso amministratore, egli è stato il simbolo dell'ascesa dell'impero Ottomano nel quindicesimo
secolo nonché una delle figure più divisive del suo tempo. Associato all'Anticristo dalla Cristianità con cui più volte si è misurato, Maometto è stato capace di estendere a dismisura i confini del suo impero, rendendolo una potenza sorretta da organizzazione e tolleranza, soprattutto religiosa.
Nei giorni immediatamente successivi alla sua morte, in fuga da una Costantinopoli sconvolta e sull'orlo
di una guerra civile tra i principi candidati alla successione, il suo servo e amico più fidato Emre ne traccia un profilo fedele, intimo e lungo una vita. O meglio due: quella di uno dei più celebri sultani
Ottomani di sempre, e quella di chi l'ha amato e servito fino a tramutarsi nel suo esatto riflesso.
secolo nonché una delle figure più divisive del suo tempo. Associato all'Anticristo dalla Cristianità con cui più volte si è misurato, Maometto è stato capace di estendere a dismisura i confini del suo impero, rendendolo una potenza sorretta da organizzazione e tolleranza, soprattutto religiosa.
Nei giorni immediatamente successivi alla sua morte, in fuga da una Costantinopoli sconvolta e sull'orlo
di una guerra civile tra i principi candidati alla successione, il suo servo e amico più fidato Emre ne traccia un profilo fedele, intimo e lungo una vita. O meglio due: quella di uno dei più celebri sultani
Ottomani di sempre, e quella di chi l'ha amato e servito fino a tramutarsi nel suo esatto riflesso.