Il titolo dell’opera, Favognano, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All’interno del Favognano (vento del mediterraneo, peculiarmente estivo, che si evidenzia durante le ore pomeridiane) si susseguono, in ordine alfabetico: Piera Bazzani con Piccoli discorsi, Raffaele Iacaruso con Spazi dipinti nel vuoto, Valentina Marconi con I giorni dell’abbandono. Ricominciare., Felice Signoretti con Viole d’amore, Rossella Paola Valentino con Le pagine del cuore, Davide Zazzini con Nero mare.