Favole inventate( quelle che hanno per protagonisti personaggi animali vari e tutti umanizzati) o derivate da leggende antiche( ad esempio La principessa Peonia o Orione…) o anche episodi legati a ricordi di vita vissuta( ad esempio Chissà…….) nei quali c’è la gioia, la meraviglia, l’incanto, la curiosità, l’innocenza, i sentimenti cioè che caratterizzano l’infanzia di tutti. . Leggendo queste storie, sia che trattino di personaggi e luoghi immaginari che di situazioni e luoghi vissuti realmente, si può riuscire a vedere il mondo con gli occhi di un bambino, o meglio, si può ritornare ad essere bambini per sognare e rivedere il mondo così come lo vedevamo da fanciulli.I racconti sono in rima e vi emergono i sentimenti più puri, come l’amicizia, la solidarietà, l’altruismo, la capacità di immedesimarsi nell’altro e di accoglierlo, senza pregiudizi ma con cuore puro e disponibile.Ed è naturale vedere un canguro aiutare un paguro o una fata-tartaruga aiutare il tartarugo Ughetto a liberarsi dal vizio del fumo e conquistare così il cuore della tartarughina Pallina, o un bambino giocare a pallone con un piccolo di dinosauro, o perdersi dietro file di laboriose formiche come la bambina che si era inventata per loro un trenino nel tentativo di rendere meno faticosa la loro spossante raccolta di cibo.Insomma, Favolandia…e dintorni propone un mondo magico eppure incredibilmente reale.