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La stalla, la luce fioca della lanterna, il ruminare delle bestie, le risate degli uomini brilli, la voce calma e rassicurante delle vecchie che filavano rappresentano la cornice di un mondo passato che queste storie ci restituiscono. Un’atmosfera intima e familiare quella in cui le voci di madri raccontavano in dialetto storie, fiabe e favole che riempivano il cuore dei bambini. Nelle favole raccolte in queste pagine è forte il desiderio di non dimenticare una tradizione romagnola, ovvero quella di ritrovarsi “a trebbo” per raccontare storie entro le mura familiari di una piccola comunità,…mehr

Produktbeschreibung
La stalla, la luce fioca della lanterna, il ruminare delle bestie, le risate degli uomini brilli, la voce calma e rassicurante delle vecchie che filavano rappresentano la cornice di un mondo passato che queste storie ci restituiscono. Un’atmosfera intima e familiare quella in cui le voci di madri raccontavano in dialetto storie, fiabe e favole che riempivano il cuore dei bambini. Nelle favole raccolte in queste pagine è forte il desiderio di non dimenticare una tradizione romagnola, ovvero quella di ritrovarsi “a trebbo” per raccontare storie entro le mura familiari di una piccola comunità, quella contadina di inizio ’900. Una consuetudine che vedeva le donne e i bambini protagonisti delle serate nelle stalle, in cui un mondo fantastico, fatto di personaggi umani e animali, fate e stregoni, faceva sognare i bambini e permetteva il dialogo tra le generazioni. In queste storie, così, si riassapora l’eco di quel mondo; la realtà e la fantasia si intrecciano indissolubilmente restituendo emozioni e immagini senza tempo.
 
Veronica Agnoletti è Dottore di Ricerca in Criminologia, Specializzata in Sociologia Sanitaria e Laureata in Scienze Politiche, indirizzo Sociologico presso l’Università degli Studi di Bologna. È stata assegnista e docente a contratto presso la medesima Università. Si è occupata, a vario titolo, di editoria, pubblicando opere con tematiche multidisciplinari di stampo socio-antropologico. Oggi si occupa di narrativa e poesia. Vincitrice e finalista di alcuni premi letterari, tra i quali si segnala: il concorso letterario nazionale “Voci di donne, Oltre quel muro” (2019), indetto dall’Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna, dalla proloco di Piangipane, la biblioteca comunale “Fuori…legge” – Istituzione Biblioteca Classense e la Fondazione Teatro Socjale, con la poesia Mughetti e Fragole; il “Premio Nazionale di Poesia La Staffetta”, I edizione (2018), con la poesia La tua amata bicicletta (III cl.); il Concorso, artistico, letterario nazionale in memoria di Enrico Liverani (2019), in collaborazione con il Comune di Ravenna e con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con la poesia Amore e morte (III cl.); infine, ha ricevuto la prestigiosa segnalazione di merito al Concorso Internazionale “Lettera d’amore” con l’opera Al nonno che amava, come me, i ciliegi (Torrevecchia Teatina, Chieti, 2019).