Scopo dell'autore, con questo testo, è quello di far concentrare il lettore sull'operato di una figura, oggetto di molti pareri contrastanti, quale fu Federico II. Senza dubbio, l'imperatore Svevo ebbe molti difetti, ma, senza altrettanti dubbi, allo stesso gli si devono riconoscere riforme importantissimi, alto senso della giustizia, amore per l'arte in ogni sua espressione e per la scienza. La ricerca di Dio attraverso una spiritualità ricercatissima e forse del tutto soggettiva. Dello Stupor Mundi, vengono qui riportate le principali tappe per le quali si è reso protagonista e per le quali la sua impronta riesce ad ergersi vittoriosa su tutte le menzogne e le critiche negative, a torto ricevute nei secoli.