Il malato lascia che il suo corpo venga toccato dagli operatori, ma quante volte vorrebbe impedire, trattenere il loro movimento, e dire: «Non mi toccare, non mi toccare in modo brusco, non mi toccare come se il mio corpo fosse qualcosa di estraneo al tuo agire, come fosse un attrezzo»? […] Così è maturato il tema: « Feriti dal dolore, toccati dalla grazia». Diventiamo operatori di salute – tanto in ambito sanitario-professionale quanto in quello pastorale – quando la ferita dell’altro ci interpella; se vogliamo prenderci cura di tutta la persona malata è necessaria quella grazia particolare che proviene dal sentirsi veramente provocati dalle situazioni che incontriamo.
dall’ Introduzione
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