La LUSTRAZIONE era una cerimonia che poteva essere eseguita con diversi elementi: l’acqua, con cui si aspergevano per mezzo di un ramoscello o con cui si lavavano varie parti del corpo coloro che entravano nel tempio, o il fuoco, o lo zolfo ed il bitume, che venivano distribuiti al popolo prima delle feste religiose o prima di compiere atti pubblici.... ma a volte anche dopo, per esempio alla fine del censimento da parte dei censori. Per questo, prese il nome di “lustro” l’intervallo di cinque anni che intercorreva tra un censi- mento e l’altro.... Termine che ancora oggi usiamo correntemente. Questa non è che una delle numerose cerimonie che si svolgevano antica- mente e che sono illustrate in questo libro divise tra greche e romane. Non poche usanze odierne derivano dal loro svolgimento e dai nomi con cui erano chiamate. Non solo, moltissime erano le feste distribuite nell’arco dell’anno a cui partecipava il popolo, fosse nobile o di estrazione povera, l’importante era godere di momenti di svago e soprattutto, dopo i sacrifici, di poter mangiare quando la carne era un alimento che pochi si potevano permettere.