Meno di una settimana dopo la conclusione di “L’Affare Moreau”, nel capitolo conclusivo della trilogia, “Figli dell’Angelo Nero”, il detective Spada, di ritorno verso Roma dopo la soluzione di un semplice caso, riceve una telefonata del commissario Burma, che lo attira verso una nuova pericolosa situazione. In una scuola di viale Manzoni uno squilibrato ha preso bambini e insegnante come ostaggi, pretendendo di avere al più presto un colloquio con lui. Impegnato nel tentativo di salvare giovani vite, l’investigatore non potrà dare ascolto ad un’altrettanto urgente richiesta di aiuto da parte dell’ex moglie Melania. Le conseguenze saranno molto gravi, e Diego Spada inizierà così la più pericolosa e personale delle sue indagini. D’ora in poi avrà a che fare con una girandola di bizzarri personaggi: una vecchia cieca e rancorosa, la sua astiosa domestica piena di segreti, la non del tutto ingenua nipote, e i crudeli adepti di una setta satanica. Nella sua solitaria risalita da un abisso di affranto scoraggiamento, giungerà infine non solo a districare il bandolo dell’ingarbugliata matassa, ma persino a sciogliere quello dell’antico trauma della sua giovinezza.