Scrivere poesie è raccogliere frammenti di pensieri che arri-vano alla mente, improvvisi e irruenti come una mareggiata d’autunno avvolta nel suo fascino e nella sua magnificenza. Il petricore salmastro pervade l’aria riempiendo il respiro e intan-to tu resti a guardare il cielo per veder ancora nascere le stelle.
Ammirare quel firmamento luminoso e lasciarsi pervadere da polvere di stelle, per poi scoprire di essere noi, i figli delle stelle, quelle che ci portano a sognare, che ci scrutano fisse da lassù e che sussurrano.
Vengono al mondo poesie come piccoli bagliori di luce e sono i sentimenti che mi percorrono liberamente osservando il cielo, raccontando una città, sfiorando mani amate, toccando i ricordi di un tempo vissuto. Leggere e scrivere poesie significa essere contaminati da un mondo fatto di ricordi, illusioni, percorsi, fatalità. Ascolta, leggi, bisbiglia, urla piccole poesie, ama piccoli versi come frammenti di un unico sogno.
Ammirare quel firmamento luminoso e lasciarsi pervadere da polvere di stelle, per poi scoprire di essere noi, i figli delle stelle, quelle che ci portano a sognare, che ci scrutano fisse da lassù e che sussurrano.
Vengono al mondo poesie come piccoli bagliori di luce e sono i sentimenti che mi percorrono liberamente osservando il cielo, raccontando una città, sfiorando mani amate, toccando i ricordi di un tempo vissuto. Leggere e scrivere poesie significa essere contaminati da un mondo fatto di ricordi, illusioni, percorsi, fatalità. Ascolta, leggi, bisbiglia, urla piccole poesie, ama piccoli versi come frammenti di un unico sogno.