Se è vero che una delle caratteristiche negative della nostra società, e probabilmente più in generale della nostra epoca, è la dimensione individuale di chiusura, e se è vero che questa dimensione può essere causa e conseguenza di crisi, che in questi anni è stata senz'altro di natura economica, ma è anche e forse soprattutto di identità e di idee ed ideali, il tentativo degli autori del libro è contrastare questa tendenza partendo dal problematizzare quella condizione subita da migliaia di persone che è l'essere pendolari. Riflettere sul significato, le valenze, le caratteristiche dell'essere pendolari, dello spostarsi da città a città e dentro le metropoli, significa gettare uno sguardo critico anche sulla realtà che il pendolare attraversa e da cui è attraversato. Significa parlare di noi, qui ed oggi cercando di riappropriarci di ciò che facciamo e/o subiamo.