Friedrich Nietzsche è il filosofo della corporeità. Il pensatore che inaugura una nuova filosofia, interrogando il corpo come fondamento principale dell’uomo. È il primo ad avere sperimentato un pensiero fisiologico.Perché costruire un percorso sulla questione del corpo in Nietzsche? Per tornare alla valenza fisiologica della corporeità.La filosofia tradizionale è disincarnata; senza corpo. Ha ridotto l’uomo a creatura spossessata della sua carne, spogliata della sua materialità, delle sue viscere, delle sue gioie e miserie. Il corpo dell’uomo non è stato altro che un simbolo, una rappresentazione, una figura. E allora perché Nietzsche? Per restituire un corpo alla filosofia e per dare una filosofia al corpo.La dimensione della corporeità, il suo spazio nella storia e nella società, la sua potenza, le sue pulsioni: questa è la concezione che Nietzsche rivaluta. Il corpo è una grande ragione; il fenomeno più ricco. È allora essenziale elaborare una filosofia fisiologica attraverso il ricorso a un pensiero immanente, ossia a quel pensiero che, superata ogni trascendenza ed espunta ogni dicotomia tra la sfera corporale e quella spirituale della natura umana, tematizza e innalza la corporeità a livelli senza precedenti.Inaugurando un nuovo pensiero, Nietzsche si richiama al corpo come fenomeno meraviglioso: sede di impulsi e di affetti. L’intento è creare una filosofia del corpo; si tratta di allestire un pensiero immanente il cui filo conduttore sia appunto la corporeità.