La questione che si vuole affrontare in questo agile volume muove dall'affermarsi della rivoluzione digitale, di cui molti parlano e scrivono come di un fenomeno già in atto nelle pratiche che interessano ampi settori della nostra vita – dall'architettura, all'ingegneristica, all'arte e così via – traendone riflessioni originali sull'impatto esistenziale di chi le pratica e di chi le subisce.
Con l’aiuto di un gruppo di giovani professionisti ormai pienamente inseriti in ambiti di studio e di lavoro in cui il digitale ha trovato piena occupazione – e con il contributo teorico di una docente universitaria del settore – viene qui affrontata la trama complessa e decisiva dei rapporti tra filosofia e saperi digitali.
L’impresa è ardua: occorre incrociare le linee interpretative e avviare una riconsiderazione del lavoro filosofico in relazione ai cambiamenti del Sé, al modo in cui ci rapportiamo gli uni con gli altri e diamo forma al mondo.
Con l’aiuto di un gruppo di giovani professionisti ormai pienamente inseriti in ambiti di studio e di lavoro in cui il digitale ha trovato piena occupazione – e con il contributo teorico di una docente universitaria del settore – viene qui affrontata la trama complessa e decisiva dei rapporti tra filosofia e saperi digitali.
L’impresa è ardua: occorre incrociare le linee interpretative e avviare una riconsiderazione del lavoro filosofico in relazione ai cambiamenti del Sé, al modo in cui ci rapportiamo gli uni con gli altri e diamo forma al mondo.