Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg “La poesia è un’eco, che chiede all’ombra di ballare”, ci accingiamo a leggere i versi di Antonio Ruocco con I bassifondi dell’immensità, Francesco Terrone con Le mie parole; Gian Piero Trincavelli con Il Libro della Vita sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti. Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: Finché la primavera è nel mondo, ci sarà poesia di Gustavo Adolfo Bécquer.