Fine di corsa è la storia di un uomo che sa di dover morire. Il medico comunica a Luca Barale che ha ancora sei mesi di vita. Da quel giorno comincia una storia di trepidazione e di attesa. Gli avvenimenti cui egli è soggetto avvengono nella città di Cuneo, ma potrebbero essere ambientati in qualunque parte del mondo. Al contrario del signor Meursault (lo straniero di Camus) Luca non ha commesso alcuna colpa, non deve scontare alcuna pena e non si ribella all’ordine delle cose.
Come l’anziano Edipo a Colono, egli accetta fondamentalmente il proprio destino: non lo considera crudele. Ha dei turbamenti, ma è anche curioso di sapere che cosa lo attende aldilà della soglia.
L’amico Dotta lo inizia ai misteri del trapasso. Così Luca Barale diventa l’eroe di un nuovo modo di affrontare il futuro: confortato teneramente dalla moglie Anna, sa che potrà ancora partecipare alla bellezza dell’universo.
Come l’anziano Edipo a Colono, egli accetta fondamentalmente il proprio destino: non lo considera crudele. Ha dei turbamenti, ma è anche curioso di sapere che cosa lo attende aldilà della soglia.
L’amico Dotta lo inizia ai misteri del trapasso. Così Luca Barale diventa l’eroe di un nuovo modo di affrontare il futuro: confortato teneramente dalla moglie Anna, sa che potrà ancora partecipare alla bellezza dell’universo.